Nasce la Wine Hall of Fame presso il WiMu a Barolo (Wine Hall of Fame WiMU wine museum)
Ideato da François Confino ed inaugurato nel 2010 a Barolo, il Wine Museum ospita adesso la Hall of Fame, dedicata ai grandi nomi dell’enologia italiana.
Il mondo del vino crea così la propria “Galleria delle Glorie”, dedicata ai personaggi che- guidati dal loro carisma e dalla loro visione crerativa proiettata verso il futuro – hanno promosso il mondo del vino italiano, cosi valorizzando i territori ed i vitigni del nostro paese, i loro paesaggi e le rispettive denominazioni di origine.
In tal modo, vengono onorati gli “eredi” dei “padri fondatori” dell’ottocento, quali la marchesa Juliette Colbert e il conte Camillo Benso di Cavour, il maggiore generale Paolo Francesco Staglieno e l’enologo francese Louis Oudart.
La prima cerimonia di ingresso nella Hall of Fame del vino italiano avviene sabato 22 giugno 2019, in concomitanza al quinto anniversario del conferimento del riconoscimento UNESCO ai paesaggi viticoli di Langhe-Roero e Monferrato.
L’inaugurazione della Wine Hall of Fame avverrà con la cerimonia del “ritiro dell’etichetta”: per ogni personaggio premiato verrà posata nel Museo un etichetta di un’annata, che rappresenta un simbolo in grado di raccontare la carriera dell’uomo nonché il momento più rappresentativo della sua attività.
Il Comitato scientifico della Barolo & Castles Foundation ha deciso che per l’anno 2019 i premiati sono:
- Renato Ratti per la Langa,
- Giacomo Bologna per il Monferrato e
- Matteo Correggia per il Roero.
Le tre “divise” che così entreranno nella Wine Hall of Fame sono:
- il Barolo Marcenasco 1965,
- la Barbera Bricco dell’Uccellone 1982 Braida
- il Roero Ròche d’Ampsèj 1996.