Origine vitigni europei analisi genoma

Uno studio sul genoma di 204 specie di Vitis vinifera rivela l’origine dei vitigni europei (origine vitigni europei analisi genoma).


Pubblicato nel dicembre 2021 sul sito “Nature Communications”, lo studio (Origine vitigni europei analisi genoma) si propone di chiarire i processi ancora controversi che hanno originato l’uva da vino europea dal suo progenitore selvatico.

A tal fine,  sono stati analizzati 204 genomi di Vitis vinifera, giungendo alla conclusione che nel lontano passato è avvenuto in Asia occidentale un singolo evento di “addomesticamento” di una vite selvatica, poi diffuso in seguito ai fenomeni migratori umani

Tale fenomeno ha generato le cosiddette uve da vino internazionali, che si sono poi ulteriormente diffuse dai paesi alpini in tutto il mondo.

In tutta Europa, si osservano marcate differenze nella diversità genomica nelle varietà locali, tradizionalmente coltivate in diversi paesi produttori di vino, con l’Italia (si veda  anche l’Atlante parentele dei vitigni italiani) e la Francia che mostrano la maggiore diversità.

Lo studio in questione ha svelato tre regioni genomiche di ridotta diversità genetica, presumibilmente come conseguenza della selezione artificiale.  Nella regione a più bassa diversità, due geni candidati – che hanno ottenuto l’espressione specifica per la bacca nelle varietà domestiche – possono contribuire al cambiamento nella dimensione e nella morfologia della bacca che rende il frutto attraente per il consumo umano e adatto alla vinificazione.


Lo studio (Origine vitigni europei analisi genoma) è stato curato da:

Magris, G., Jurman, I., Fornasiero, A. et al.,  The genomes of 204 Vitis vinifera accessions reveal the origin of European wine grapes,  Nat Commun 12, 7240 (2021).



E’ interessante notare che il più antico reperto – ad oggi conosciuto – di contenitore per vino è stato rinvenuto in Georgia (a sud della capitale Tbilisi), risalente a circa 8000 anni fa.