Biogas allevamento economia circolare

Produrre biogas dagli escrementi degli animali di un allevamento,  creando carburante per automobili (Biogas allevamento economia circolare)


Interessante ed innovativo esempio di economia circolare, realizzato da un’azienda agricola – quella di Nicoletta Cella, Agriturismo Bosco Gerolo Val Trebbia – in provincia di Piacenza (Biogas allevamento economia circolare).

Lo segnala Euronews durante le proprie trasmissioni del 5 ottobre 2022.

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L’idea – già attuata e funzionante –  potrebbe rappresentare una modalità per rendere più sostenibili gli stessi allevamenti, cui si chiede di ridurre sensibilmente le emissioni di gas aventi “effetto serra”.

Cosa che attualmente viene invece interpreta come un obiettivo da raggiungere tramite il ridimensionamento degli allevamenti stessi (provocando forte opposizione da parte degli allevatori, come da poco accaduto nei Paesi Bassi).

Spiega Wikipedia che, “i biogas sono una miscela di vari tipi di gas, principalmente metano e anidride carbonica, prodotti dalla fermentazione batterica in anaerobiosi (assenza di ossigeno) di residui organici vegetali o animali.

I residui utili possono avere più origini: scarti dell’agroindustria (trinciato di mais, sorgo o altre colture), dell’industria alimentare (farine di scarto o prodotti scaduti), dell’industria zootecnica (reflui degli animali o carcasse); si possono utilizzare anche colture appositamente coltivate allo scopo di essere raccolte e trinciate per produrre “biomassa”, come mais, sorgo zuccherino, grano, canna comune, bietole.

L’intero processo vede la decomposizione del materiale organico da parte di alcuni tipi di batteri, con produzione di anidride carbonica, idrogeno e metano (metanizzazione dei composti organici)”.

Investire nelle terre di campagna è fondamentale, per la sostenibilità sia agricola che economica: in Cina sta tragicamente emergendo quanto è assurdo non farlo.