Biodiversità agricola e alimentare

Il decreto interministeriale 1803/2017 contiene disposizioni attuative per la tutela della biodiversità agricola  alimentare.


Il provvedimento stabilisce i princìpi per l’istituzione di un sistema nazionale di tutela e di valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare (Biodiversità agricola e alimentare), finalizzato alla tutela delle risorse genetiche di interesse alimentare ed agrario locali dal rischio di estinzione e di erosione genetica.

Il decreto rappresenta una misura attuativa della legge 1 dicembre 2015, n.194, portante le disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversita’ di interesse agricolo e alimentare.

Tale obiettivo viene perseguito anche mediante la tutela del territorio rurale, contribuendo a limitare i fenomeni di spopolamento e a preservare il territorio da fenomeni di inquinamento genetico e di perdita del patrimonio genetico.

Il decreto valorizza due figure, riconoscendo il loro ruolo fondamentale nella tutela della biodiversità agricola alimentare e chiamandole a svolgere apposite funzioni:

    • gli «agricoltori custodi», che si impegnano nella conservazione, nell’ambito
      dell’azienda agricola ovvero in situ, delle risorse genetiche di interesse alimentare ed agrario locali soggette a rischio di estinzione o di erosione genetica;
    • gli «allevatori custodi», che svolgono analogo ruolo.

Viene prevista l’istituzione di un apposito fondo per promuore dette attività.

Queste disposizioni paiono un interessante tassello anche per la tutela del vitigno autoctono italiano, adesso prevista dal Testo Unico Vino (suo art.6).


Progetto VIVA - Sostenibilità della Vitivinicultura in Italia